domenica 2 giugno 2013

LA SANITÀ ABRUZZESE vista da vicino

È da tempo che leggiamo sui giornali circa i tagli agli sprechi nella sanità pubblica, ci definiamo virtuosi perché la sanità Abruzzese, pur essendo rientrata all'interno dei parametri di spesa sostenibili, riesce a conservare un livello di assistenza buona e senza eccessivi aggravi economici.

Allora, Presidente Chiodi, per quale motivo al CUP di Atri, dove mi sono recata per prenotare terapie per i postumi di un incidente, mi hanno aggiornato sulle prestazioni richieste, ora tutte a pagamento, tranne una che però non facevano perché non autorizzati. 

Perché due anziani, venendo via dallo sportello dello stesso CUP, parlottando tra di loro capii che stavano facendo i calcoli dei costi delle prestazioni. L'anziana signora, mentre guadagnavano l'uscita dall'ospedale, disse all'anziano marito che non riuscivano più a farlo. 

Mi stupì  la pacatezza, neanche un'accenno alla protesta che di solito si ascolta in simili situazioni. 

Mi sono reso conto che era rassegnazione, una profonda tristezza mi pervase perché a quell'età è già un sacrificio arrivare in ospedale, figuriamo ci andar via, quasi scacciati, senza speranza di un minimo di cura ed accoglienza. 


Presidente Chiodi, io non so rendermi conto del dettaglio dei problemi e dei provvedimenti che lei è la sua Giunta ha dovuto prendere, ma un dubbio me lo deve consentire sui reali obiettivi raggiunti, di sicuro non si è tenuto conto delle fasce più deboli. I livelli di assistenza sono scadenti , basta entrare in una corsia d'ospedale dove il personale e ridotto al lumicino.

Presidente le difficoltà sono reali, ma la smetta di parlare di miracoli corregga  qualcosa che possa dare sollievo alle persone più bisognose, si sieda una mattina nella sala d'aspetto di un ospedale.

mariapiaperconti@icloud.com



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